L’Ipsos, per conto del Ministro del Turismo, ha svolto una indagine d’opinione su un campione di mille persone chiedono l’opinione sull’eventuale apertura dei negozi di domenica. Il 78% di consumatori italiani sarebbe d’accordo, percentuale che aumenta fino all’82% tra i «responsabili degli acquisti», ma che si riduce al 76% per i residenti in un Comune a vocazione turistica e a 65% degli abitanti nelle grandi città. Solo il 26% sarebbe contrario all’estensione della proposta in tutti i Comuni italiani.
Tra tutti gli intervistati sono i lavoratori a esprimere maggiore contentezza per la proposta. L’apertura in orari extra o domenicali agevolerebbe infatti questa categoria.
Il ministro Brambilla ha voluto che la liberalizzazione delle aperture domenicali e della mezza chiusura infrasettimanale (almeno in via sperimentale), in Comuni a vocazione turistica e città d’arte, diventasse legge dello Stato, con una precisa norma nella manovra sui conti pubblici votata nei giorni scorsi. Le associazioni del commercio l’avevano accolta molto tiepidamente in quanto arrecherebbe non pochi problemi ai dipendenti.
Resta critico il presidente della Camera di Commercio di Milano, Carlo Sangalli, secondo il quale «è inaccettabile che un provvedimento del genere si sia fatto senza consultare le organizzazioni del commercio e dei servizi, ed è assai discutibile perché c’è un’invasione di campo rispetto alle Regioni».