Aumentano le entrate tributarie nei primi cinque mesi del 2011: 145,84 miliardi di euro, con una crescita del 5,1% pari a +7,05 miliardi, rispetto allo stesso periodo del 2010. Un dato che emerge dal Bollettino del Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia, nel quale si sottolinea “la buona tenuta delle entrate tributarie che, per il secondo mese consecutivo, crescono ad un tasso allineato rispetto al periodo pre-crisi“.
Le imposte dirette aumentano del 4,5% (+3.149 milioni di euro) rispetto al corrispondente periodo del 2010, con un andamento sostenuto dal gettito IRE che presenta un incremento tendenziale del 4,3% (+2,73 miliardi di euro) dovuto alla crescita del gettito delle ritenute sui redditi di lavoro dipendente (+3,5%), trainato sia dagli aumenti dell’indice delle retribuzioni contrattuali orarie registrati nei primi mesi dell’anno, sia dal rinnovo di alcuni contratti collettivi.
Le imposte indirette fanno registrare un aumento del 5,7% (+3.904 milioni di euro) rispetto al medesimo periodo del 2010. Il ministero sottolinea come continui il positivo andamento dell’IVA, che evidenzia un incremento tendenziale del 4,4% (+1.818 milioni di euro) sostenuto, in particolare, dal gettito dell’imposta sulle importazioni (+28,2% pari a +1.524 milioni di euro) che riflette l’incremento dei flussi in valore di beni e servizi importati sui quali influisce l’aumento del prezzo del petrolio.
Il buon andamento delle entrate è confermato anche da Bankitalia, secondo cui, nei primi cinque mesi del 2011, sono salite a 140,494 miliardi, in crescita del 5,6% rispetto ai 133,033 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso. La differenza tra le due fonti è dovuta al diverso metodo di calcolo seguito: via Nazionale si basa infatti sul criterio di cassa, mentre il ministero applica il principio della competenza economica.