L’Agenzia delle Entrate ha disposto il blocco sia degli accertamenti esecutivi che dovevano essere emessi a partire dal 1° luglio 2011, sia degli atti di contestazione legati a questi, relativi ai periodi d’imposta 2007 e 2008.
Con la formula degli accertamenti esecutivi (ora sospesi), si eliminata la procedura dell’iscrizione a ruolo (con relativa notifica e possibilità di ricorso) e i tempi tra l’emissione della cartella e l’obbligo di pagamento si riducono da oltre un anno (come succedeva fino a giungo 2011) ad appena 60 giorni.
Non solo: bisogno pagare subito tutto, o metà della somma se si presenta un ricorso. Un meccanismo che suona come una beffa per i contribuenti, visto che una volta fatto il ricorso, nel 41% dei casi (dato medio del 2010), si risolve a favore del contribuente.
La nota, diffusa dall’Agenzia delle Entrate agli uffici regionali, sostanzialmente, prevede il blocco delle nuove disposizioni in attesa che il quadro normativo riguardante l’accertamento esecutivo si stabilizzi con l’entrata in vigore delle nuove disposizioni della manovra correttiva, sempre che le disposizioni che prorogano l’operatività del c.d. “accertamento esecutivo” non vengano infine stralciate dal decreto.