Il cosiddetto “Decreto sviluppo” (decreto legge n. 70 del 13 maggio 2011) segna un momento importante nell’azione riformatrice del governo. Grazie al nuovo decreto dovrebbero essere messe in pratica misure a costo zero che potrebbero finalmente rilanciare l’economia e migliorare la situazione dell’Italia rispetto alla situazione internazionale.
Nel dettaglio si stima che verrà ridotta la pressione regolatoria dello Stato garantendo un risparmio complessivo di circa 750 milioni di euro all’anno per le piccole e medie imprese. Tra le novità spiccano:
Semplificazioni per le numerosissime imprese che trattano solo i dati sensibili del personale, dei collaboratori e dei loro familiari: una semplice autocertificazione sostituisce così il Documento Programmatico sulla Sicurezza.
Le amministrazioni sono chiamate all’obbligo di pubblicare sui siti istituzionali, per ciascuna procedura, l’elenco degli adempimenti e la documentazione necessaria. In caso di inadempienza, la Pa non può rifiutare l’istanza del cittadino o dell’impresa e può solo richiedere l’integrazione della documentazione.
È obbligatorio per le pubbliche amministrazioni predisporre i bandi di gara sulla base di modelli predefiniti e di richiedere l’utilizzo di moduli di autocertificazione.
Lo Sportello Unico per l’Edilizia è ora tenuto ad accettare le domande, le dichiarazioni, le segnalazioni, le comunicazioni e i relativi elaborati tecnici o allegati presentati dal richiedente con modalità telematica.
Vengono adesso estese anche alle Regioni e agli Enti locali la misurazione e riduzione degli oneri burocratici.