Il sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia, messo a punto da Banca d’Italia e Tecnoborsa, con la cooperazione dell’Agenzia del Territorio, mette in luce preoccupanti segnali di debolezza dal mercato immobiliare nel primo trimestre 2011.
Dall’indagine emerge una flessione dei prezzi delle abitazioni: nei primi tre mesi del 2011, la quota di agenti che hanno segnalato una diminuzione dei prezzi è aumentata infatti dal 40 al 44,2%, il numero di chi ha indicato un aumento delle quotazioni è diminuito, seppur di poco. Ne deriva un peggioramento del saldo negativo: -42,6 punti contro i -38 del quarto trimestre 2010.
Particolarmente colpiti dai ribassi il centro e Sud Italia. Per quanto riguarda le compravendite, le agenzie che nei primi tre mesi dell’anno hanno venduto almeno un immobile sono state il 69,3%, il -6% rispetto alla scorsa indagine.
Per quanto riguarda il lavoro delle agenzie immobiliari, nel primo trimestre 2011 il saldo delle giacenze di incarichi a vendere è salito al 28,8% dal precedente 16,6%, mentre il saldo tra le quote di agenzie che segnano un aumento e quelle che segnalano una diminuzione dei nuovi incarichi è salito al 20,8% dal 15,7%. Nei primi tre mesi dell’anno si è anche registrata un’invarianza del margine di riduzione dei prezzi di vendita (al 12%) e si è confermato appena superiore ai 7 mesi il tempo medio di completamento dell’incarico. Il mutuo risulta essere la modalità di finanziamento preferito (70,6%), anche se in calo. La flessione si è dimostrata più marcata nel Nord-Est e nel centro Italia.