Franco Tumino, presidente Anseb, l’Associazione emettitori buoni pasto aderente a Fipe-Confcommercio, in relazione alla denuncia da parte dei sindacati dell’Università di Bari ha commentato: “Era ora che anche i sindacalisti si ribellassero contro le gare al massimo ribasso per l’aggiudicazione dei buoni pasto. Adesso però devono fare i nomi degli emettitori che operano in maniera scriteriata sul mercato. Anseb non può accettare che in un simile contesto non si facciano i distinguo“.
A seguito della gara Consip (società per azioni del Ministero dell’Economia che gestisce gli acquisti per conto dello Stato), l’ateneo pugliese ha assegnato alla Repas Lunch (non associata Anseb) l’emissione dei buoni pasto con uno sconto del 17,63% su un valore di spesa complessivo di 123 milioni di euro. Le percentuali richieste schizzano a cifre molto elevate infatti alla commissione dell’1,75% richiesta all’esercente va aggiunto un ulteriore 8,25% sostanzialmente richiesto agli esercizi in fase di convenzione che fa schizzare il valore reale della stessa commissione al 10%.
Tumino prosegue ricordando che in questo modo i baristi percepiscono molto meno di quanto sembra e “A Bari è successo quello che sosteniamo da sempre: le gare con ribassi insostenibili ledono i diritti dei lavoratori. Capisco che Consip sia stataa suo tempo vincolata dalla pronuncia della Autorità di vigilanza sui contratti pubblici ad accettare giustificazioni sostanzialmente fantasiose dei ribassi offerti, ma questo non ci limita nel sostenere la richiesta dei sindacati a voler procedere ad una nuova gara. Crediamo che vada verificato se esistono le condizioni per rescindere il contratto per violazione degli impegni contrattualmente assunti“.