Gli avvocati italiani potranno adempiere al loro obbligo formativo seguendo corsi accreditati dalla Solicitors regulation authority (Sra) nella misura del 75% , in cui un’ora di formazione continua riconosciuta dalla Sra corrisponde a un credito formativo italiano (i crediti che possono maturare seguendo corsi Sra sono 56,25). I restanti 25% deve essere ottenuto seguendo i corsi accreditati dal Cnf o dai Consigli dell’Ordine e deve comprendere tutti i crediti richiesti in materia di ordinamento forense, previdenza e deontologia (15). Per gli avvocati inglesi è già prevista la possibilità di soddisfare fino al 75% i requisiti di formazione continua secondo le regole inglesi con i corsi italiani.
Quelle citate sopra sono le regole del Memorandum di intesa siglato dal Consiglio nazionale forense e la Law society di Inghilterra e Galles sul reciproco riconoscimento della formazione professionale continua. Il memorandum crea inoltre maggior flessibilità per i professionisti anglosassoni e italiani che potranno spostarsi da un territorio ad un altro.
“Il Memorandum consente agli avvocati italiani di profittare dei contatti e delle iniziative sviluppati con la Law Society per espandere le loro conoscenze, migliorare le loro competenze e partecipare al processo di europeizzazione della professione forense. Il CNF da anni promuove questo processo e i corsi svolti a Londra con l’apporto degli avvocati inglesi, gli incontri di studio e di scambio di esperienze professionali si rivelano forieri di grandi opportunità per tutti coloro che li frequentano con diligenza“, ha commentato Guido Alpa, presidente del Cnf.
Mirko Zago