Sono oltre 200 mila gli avvocati italiani che hanno aderito alla giornata di sciopero proclamata dall’Organismo Unitario dell’Avvocatura (OUA), su indicazione degli ordini e delle associazioni forensi, contrari alla conciliazione obbligatoria.d
Presso l’Arengario del Nuovo Palazzo di Giustizia al Centro Direzionale di Napoli, alcuni giorni fa circa 2mila professionisti hanno espresso il loro parere negativo relativamente alla mediaconciliazione ritenuta un danno per la giustizia italiana.
Per il Presidente dell’OUA, Maurizio De Tilla, quella presente a Napoli è stat “una grande folla di avvocati entusiasti, determinati e compatti nel contrastare la rottamazione della giustizia civile a partire dalla richiesta improcrastinabile di eliminazione dell’obbligatorietà della mediaconciliazione. Un principio incostituzionale che non ha precedenti in Europa, contrario alla Carta Europea dei diritti e ai principi fondamentali della tutela dei diritti dei cittadini“.
Il Presidente dell’Oua avanza anche riserve circa la proposta di legge Alfano sullo smaltimento degli arretrati: “Non è possibile avere una sentenza con motivazione a pagamento o l’estinzione del procedimento in appello per mancanza di istanza. Bisogna finalmente affrontare il tema del giudice laico competente, professionale, terzo, retribuito e con pari dignità. Non vogliamo imitare il processo polacco: non sarebbe degno di un Paese che è la culla del diritto”.
Gli avvocati italiani saranno protagonisti di nuove giornate di astensione e continueranno a sollevare il giudizio di costituzionalità nei giudizi ordinari secondo gli organizzatori dello sciopero.