Gli operatori del settore della musica da intrattenimento e DeeJay chiedono un registro che tuteli l’attività svolta da chi versa regolarmente i contributi. Mario Di Gioia presidente di AssoDeejay, Associazione nazionale deejay artisti esecutori spiega che “L’illegalità e il mancato riconoscimento della figura professionale stanno minando il settore che conta un patrimonio di 20mila operatori. Stiamo, infatti, lavorando per ottenere un registro che tuteli l’attività svolta da chi versa regolarmente i contributi“.
“Non dimentichiamo che gli artisti, per le loro prestazioni, sono obbligati, a fini fiscali, a emettere fattura mentre, analogamente ai dipendenti, in materia previdenziale, sono obbligati a pagare i relativi contributi e oneri, senza però avere la possibilità di detrarre i costi legati all’attività (spese di trasporto della strumentazione, di promozione e pubblicità, di abbigliamento, di gestione, di sala prove, di vitto e alloggio e di autostrada) e senza tutele in caso di disoccupazione e di infortuni”.
E grazie alla proposta di legge 1550 ‘Disposizioni per la tutela dei lavoratori dello spettacolo, dell’intrattenimento e dello svago’, firmata dai deputati Fiorella Ceccacci Rubino e Giuliano Cazzola, speriamo di risolvere la situazione”. “I deejay – conferma Mario Di Gioia – sono vittime dell’illegalità che continua a minare la concorrenza”. Spesso si tratta di giovani che si improvvisano professionisti ma che non lo sono. Per questo sarebbe giusto creare un registro al fine di tutelare la categoria.
Mirko Zago