Secondo l’analisi dell’Osservatorio sull’evoluzione dell’imprenditoria femminile nel terziario voluto dal Gruppo Terziario Donna Confcommercio e Censis emerge che il terziario è il settore che meglio resiste alla crisi grazie all’apporto dell’imprenditoria femminile. Il contributo delle donne porta ad una crescita infatti dello 0,4%. Il 67,3% delle imprenditrici guida un’impresa del terziario, il 19,8% sceglie l’agricoltura e il 12,8 l’industria.
Il 46% delle donne coinvolte nel terziario sono alla guida di imprese coinvolte nel commercio, il 52,8% delle imprenditrici ha un’età compresa tra i 30 e i 49 anni e sempre più sono straniere. Nel terziario le straniere rappresentano l’8,2% del totale con una crescita del 6,5%. Il 16% delle straniere è di nazionalità cinese. Il 24% delle donne imprenditrici è laureata.
La regione Valle d’Aosta ha la maggior incidenza di imprese rosa sul totale, pari al 43,3%. Il 31% delle imprenditrici del terziario si concentra al Sud. Marilù Galdieri, Presidente Nazionale di Terziario Donna-Confcommercio, commenta: “ancora una volta i dati sulle imprese femminili confermano la capacità delle donne di interpretare un modo di fare impresa che, prendendo in considerazione la fase acuta della crisi, si è dimostrato sano e vitale. I dati sull’età ed il livello di scolarizzazione delle imprenditrici vanno invece letti sotto due diversi aspetti: la riluttanza delle giovani generazioni a mettersi in gioco, aspetto che desta qualche preoccupazione, ma anche la maggiore consapevolezza, determinazione e professionalità della scelta di fare impresa“.
M.Z.