Il DPCM n. 277 del 23 dicembre 2010 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 101 del 3 maggio 2011), che contiene il regolamento con i criteri e modalità per la concessione dei contributi in favore di aziende che applichino accordi contrattuali che prevedono azioni positive per la flessibilità di orario, come previsto dall’articolo 9 della legge n. 53 dell’8 marzo 2000 prevede una dotazione di 500mila euro per finanziare gli orari flessibili.
I progetti che verranno finanziati riguardano quelli che consentiranno ai lavoratori dipendenti e ai lavoratori autonomi (entro la cifra du 35 mila euro) di usufruire di forme di flessibilità degli orari e dell’organizzazione del lavoro, per prendersi cura dei figli fino a otto anni (12 anni in caso di affidamento o adozione). Si considerano forme flessibili il part time reversibile, il telelavoro e il lavoro a domicilio, l’orario flessibile in entrata o in uscita, la banca delle ore, la flessibilità sui turni, l’orario concentrato.
In seguito al periodo di congedo sono previsti anche progetti di reintegrazioni, anch’essi finanziati con la dotazione annunciata. La data di entrata in vigore è il 18 maggio 201, entro la fine del mese uscirà il bando per fare domanda.
Mirko Zago