Il Rapporto Unioncamere 2011 evidenzia che la spesa delle famiglie e gli investimenti mostreranno segni di ripresa seppur blandi, mentre una nota positiva va a favore del Pil che secondo le stime, crescerà del 1,1% grazie in particolare alle regioni Veneto e Lombardia che faranno da traino grazie soprattutto all’export.
Secondo le stime: ”Mentre la spesa delle famiglie, frenata da timori di ulteriori rialzi nei prezzi e da un recupero ancora modesto del reddito disponibile, dovrebbe crescere dell’1,0% (come nel 2010) e gli investimenti rallentare di circa 0,3 punti percentuali rispetto all’anno scorso, portandosi al +2,2%, l’export dovrebbe aumentare del 6,5%, consentendo così al nostro Paese di chiudere il 2011 con una crescita del Pil dell’1,1%”, in linea con le stime del Documento di economia e finanza del Governo“.
La crescita dovrebbe registrare una variazione consistente specie al Nord-Est e al Nord-Ovest e decisamente meno significativa al Centro (+0,9%) e soprattutto al Mezzogiorno (+0,6%), con la Sardegna che dovrebbe chiudere l’anno con un modesto +0,3%. Lombardia e Veneto apporteranno invece un+1,6%, seguite nelle stime da Friuli Venezia Giulia e Emilia Romagna (1,3%), Trentino Alto Adige (1,2%), che dovrebbero registrare nel 2011 uno sviluppo del Pil superiore alla media nazionale (+1,1%). Le regioni che vedranno una crescita inferiore sono: Sardegna (0,3%), Campania e Molise (0,5% entrambe).
Il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello’ sottolinea: “Sono 13mila le Pmi manifatturiere che stanno scommettendo sulle opportunità del gioco di squadra e fanno già parte o hanno intenzione di inserirsi all’interno di una rete‘; ma perchè le reti possano svilupparsi e raggiungere i mercati globali, c’è bisogno di favorire il loro raccordo con i centri di ricerca e con le università. Anche attraverso le reti si può disegnare un percorso di uscita del Mezzogiorno da quell’isolamento in cui continua, in gran parte, a restare ancora prigioniero. Un lavoro di raccordo, di supporto e di promozione che le Camere di commercio possono svolgere meglio di chiunque altro, perchè su questo ruolo si costruisce la loro identità”.
Mirko Zago