La Confartigianato Liguria propone l’abolizione della tassa regionale di concessione sulle nuove imprese. Si tratta per il Presidente Confartigianato Liguria Giancarlo Grasso un ”Inutile aggravio sulle pmi” che andrebbe tolto una volta per tutte seguendo la tendenza di diverse altre regioni.
Nella regione ligure per aprire un’attività occorrono circa 123 € che salgono a 150 € nel caso di imprese societarie, tra marche da bollo virtuali e adempimenti vari (18 euro per i diritti di iscrizione all’albo istituito presso le Camere di Commercio, 88 euro per i diritti annuali dell’ente camerale, e 17.50 euro per la marca da bollo virtuale a cui si aggiungono 32,02 € per i diritti alla Regione Liguria da effettuare con bollettino postale in modo esclusivo).
Grasso ha spiegato che ”visto l’esiguo importo dell’introito e il basso impatto che ha sul bilancio regionale abbiamo chiesto alla Regione Liguria che sia abrogata la tassa di concessione che, oltre ad appesantire gli oneri fiscali a carico delle imprese, costituisce un ostacolo all’opera di semplificazione in corso dato che l’unico versamento che non può essere fatto per via telematica. La Liguria inoltre una delle poche regioni italiane che chiede ancora il pagamento della suddetta tassa”. In fatto di burocrazia la Liguria non si piazza certo ai primi posti, sintomo che ancora molto è da fare.