Secondo quanto rilevato dall’istituto di ricerca Istat, le vendite al dettaglio hanno subito un importante calo rispetto all’anno precedente. Nel mese di gennaio infatti la caduta sarebbe dell’1,2%. E’ da maggio 2010 che non si registrava un rallentamento simile. Simile anche i dati relativi al calo del dato congiunturale, che è il più alto da aprile 2010.
E’ il comparto alimentare a registrare un -0,5% rispetto al mese di dicembre, mentre si registra un -0,2% per il comparto non alimentare. I dati negativi proseguono con un -0,9% per le vendite della grande distribuzione e dell’1,4% per quelle delle piccole imprese. Sono invece le imprese “specializzate” della grande distribuzione a trovare segnali di respiro con un + 1,2%. Record negativo spetta agli ipermercati con un calo stimato del 2,7%.
Considerando il numero degli addetti, nel mese di gennaio 2011 il valore delle vendite diminuisce, in termini tendenziali, dell’1,7% sia nelle imprese fino a 5 addetti sia in quelle da 6 a 49 addetti e dello 0,3% nelle imprese con almeno 50 addetti. Tra i prodotti non alimentari sono i supporti magnetici e strumenti musicali a registrare la maggior caduta (-2,4%), i generi casalinghi durevoli e non durevoli (-2,3%), gli elettrodomestici, radio, tv e registratori e i giochi, giocattoli, sport e campeggio (entrambi -2,0%).
Mirko Zago