Le donne possono esultare anche in campo lavorativo. Secondo l’UE il popolo rosa è arrivato a toccare in italia 1,5 milioni di imprenditrici. Un risultato importante che fa vincere all’Italia il primato come stato europeo con il maggior numero di donne impiegate in mansioni manageriali. Secondo l’Ufficio studi di Confartigianato il nostro Paese registra 1.482.200 imprenditrici a fronte di 1.340.900 imprenditrici della Germania, 1.168.300 del Regno Unito, 1.016.800 della Polonia, 938.400 della Spagna e 798.700 della Francia.
In Italia la percentuale di donne occupate ai vertici d’impresa è del 16,2%, di gran lunga superiore al 10,2% della media dell’area Euro. Nel Centro e nel Mezzogiorno sembra sian il lavoro autonomo a fare da trampolino di lancio per carriera femminile. La quota di lavoro indipendente sul totale dell’occupazione femminile nelle regioni meridionali è del 20,9% e in quelle del Centro del 19,6%, in entrambi i casi superiori al Nord.
Sono in particolare le giovani donne a dedicarsi al lavoro autonomo: lo sono il 20,1% delle donne occupate sotto ai 35 anni, contro il 15,2% della media nazionale. In particolare, le 367.819 donne italiane a capo di imprese artigiane stanno occupando ruoli che finora sono stati ad appannaggio dei colleghi maschi: trasporto merci, taxi, autoriparazione, edilizia, produzione di macchine e prodotti in metallo, falegnameria non sono più solo lavori maschili. La prima regione per vocazione delle donne a fare impresa in settori tipicamente maschili è la Sardegna, seguita dall’ Emilia-Romagna, dal Piemonte e dalla Lombardia.
M. Z.