Nelle ore scorse è stato approvato un manifesto voluto dal Cnf e che verrà distribuito a tutti gli Ordini Forensi per definire i principi di comportamento in vista dell’introduzione della nuova legge speciale relativa alla salvaguardia dei soggetti più deboli. L’Avvocatura non contrasta l’idea della mediazione quale complemento della giurisdizione nella soluzione dei conflitti, ma ribadisce la propria opposizione a questa normativa che considera di dubbia costituzionalità. I problemi riscontrati sono soprattutto relativi ad un possibile aumento di oneri e costi per la giustizia oltre che percorsi più articolati.
Il Cnf contesta da diverso tempo le incongruenze di questa legge che diminuisce le garanzie per i cittadini. Le richieste di modifica espresse fino ad oggi non sono state accolte dal Governo creando i presupposti per una paralisi del sistema che avrà ricadute negative sui procedimenti in atto e sulle iniziative processuali. Fermo restando l’obbligatorietà della nuova procedura, il Cnf rimane a disposizione degli Ordini per fare chiarezza sul come procedere.
Mirko Zago