Federauto ha presentato al Ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani, un documento evidenziando l’importanza che il mercato dell’auto riveste per l’economia del Paese. Il presidente di Federauto, Filippo Pavan Bernacchi, e il past-president, Vincenzo Malagò hanno “consegnato e illustrato al Ministro un documento nel quale Federauto evidenzia che i 3.800 concessionari ufficiali di autoveicoli italiani fatturano il 6% del PIL impiegando 178.000 addetti, e che questi numeri, aggiungendo i costruttori e l’indotto, raddoppiano arrivando al 12% del PIL. Nel mondo dell’autoveicolo, inoltre, sommando concessionari, officine, costruttori, indotto diretto e “allargato”, si arriva a 1.600.000 addetti“.
Le vendite sono scese però al di sotto dei 2.000.000 di pezzi con un forte danneggiamento anche per lo Stato che vede così perdere 2 miliardi di euro di Iva e tasse. In secondo luogo grave è il problema dell’occupazione con 45.000 posti di lavoro a rischio. Il mancato rinnovo degli incentivi per le vetture a basso impatto ambientale, ha fatto cadere la domanda di questi prodotti di quasi il 90%, compartecipando ad incrementare la crisi del settore.
Secondo gli esperti per tornare ad una situazione buona occorrerà aspettare il 2014, prima di tale data occorre però fare il possibile per evitare crolli eccessivi e irreversibili. Federauto è convinta della necessità di tutela della figura del concessionario ufficiale verso i venditori indipendenti e agevolazione di una legislazione nazionale che riequilibri i rapporti concessionari-costruttori oltre che la proposta di incentivi strutturati e non di breve durata.
Mirko Zago