Una lettera di Fnaarc per supportare e difendere gli agenti e i rappresentanti di commercio strozzati dal caro carburante ormai divenuto una tassa quotidiana per chi, come queste categorie professionali, ripone proprio nell’automobile il primo strumento di lavoro ed il proprio “ufficio”, quello strumento essenziale per la propria attività.
Consideriamo proprio queste categorie di lavoratori: c’è chi deve coprire una percorrenza media di 160 chilometri / a giorno lavorativo; c’è chi fa anche 300 km 5 giorni su 7 … e i costi?
Secondo Confcommercio, il caro benzina o comunque l’aumento dei costi del carburante sta incidendo in modo così significativo sui conti degli agenti – che peraltro si trovano già alle prese con la difficile congiuntura economica – che solo l’anno scorso hanno visto una riduzione media dell’intermediato del 10%.
Che si tratti di almeno di 450 euro all’anno o che i costi arrivino fino a 900 euro, Fnaarc, l’organizzazione (aderente a Confcommercio) maggiormente rappresentativa dei 250.000 agenti e rappresentanti di commercio italiani, ha deciso di correre ai ripari ed ha sollecitato le Isituzioni preposte attraverso una lettera che il Presidente Adalberto Corsi ha inviato al ministro dell’Economia e Finanze Giulio Tremonti congiuntamente ai Presidenti delle Commissioni Finanze del Senato e della Camera Mario Baldassarri e Gianfranco Conte.
Questo intervento atto a porre rimedio a questa situazione di grave difficoltà è stato giusitificato da Corsi: “C’è un’assoluta necessità, da parte degli agenti e rappresentanti, di dover utilizzare l’auto: a maggior ragione quando, con la stagnazione dei consumi, aumenta la frequenza di visite alla clientela” – E poi – “Il rincaro del carburante, il cui costo è detraibile solo all’80% nella determinazione del reddito d’impresa – continua Corsi – sta perciò mettendo molti nostri operatori in seria difficoltà”.
Ma oltre alle rimostranze, quello che è davvero notevole è che Fnaarc ha quindi chiesto l’adozione di urgenti provvedimenti di natura fiscale: a partire dalla possibilità – in via eccezionale – di portare, per Unico 2012, la detraibilità del costo del carburante al 100%.
Paola Perfetti