Secondo l’osservatorio nazionale dell’andamento dei prezzi del petrolio, i carburanti continueranno a salire nei prossimi giorni. Nelle scorse settimane è stato in particolare l’incremento della quotazione del greggio Brent spot (+4,66 euro/barile, +0,035 euro/litro) ad allarmare, accompagnato da una lievitazione dei prezzi dei prodotti finiti (“Platt’s”) pari a +0,026 euro/litro per la benzina ed in +0,017 per il gasolio. “Lo scarto tra incrementi internazionali e decrementi nazionali è, dunque, per questa settimana di -0,005 euro/litro solo per la benzina e di +0,009 euro/litro per il gasolio, importi, cioè, che sono stati scaricati in meno o in più a seconda del prodotto sul prezzo Italia tenendo più basso (benzina) o più alto (gasolio) il prezzo del carburante” afferma Luca Squeri, Presidente Nazionale Figisc Confcommercio, secondo il quale nei prossimi giorni le acque non si calmeranno e anzi i prezzi continueranno a salire (1,5 cent per il gasolio e 2 cent per la benzina)
La quotazione del prezzo del greggio al barile ha superato i 110 dollari al barile (+8,10 in dollari al barile nell’ultima settimana) con inevitabili ripercussioni sul prezzo alla pompa.
Nel panorama europeo dei prezzi, l’Italia, in una classifica decrescente dal prezzo più caro a quello meno caro, è posizionata al nono posto per il prezzo della benzina ed al sesto posto per il prezzo del gasolio. I dati completi dell’osservatorio sono consultabili qui.
Secondo il sito internet PrezziBenzina.it, su fonte Quotidiano Energia, i migliori prezzi in questo periodo sarebbero quelli dei distributori:
- SHELL (benzina): € 1,538
- IP (diesel): € 1,429
Sempre secondo la stessa fonte invece i prezzi più alti sono quelli dei distributori:
- AGIP e Q8 (benzina): € 1,543
- Q8 (diesel): € 1,435