Da quanto emerso dal primo Rapporto sugli ingegneri in Italia, realizzato dal Centro studi del Consiglio nazionale degli ingegneri e presentato recentemente a Roma, l’andamento del mercato del lavoro per gli ingegneri nel 2010 è andato bene. Il settore è in crescita come in crescita sono le quote rose di tale professione. Nonostante la crisi, i laureati in ingegneria continuano ad avere buone probabilità di trovare lavoro inerente al percorso di studio, specie se ingegneria applicata ai servizi (basti pensare che nel 2009 possedevano il titolo accademico 547 mila persone e di queste 417 mila stavano lavorando).
Nonostante ciò la disoccupazione aumenta però dal 3,1% al 4%, a causa del crollo delle assunzioni nelle imprese private anche se per quest’anno è previsto un ritorno all’equilibrio. Buono anche l’andamento di quanti scelgono la strada della libera professione. Tornando alle quote rose, è interessante analizzare come ogni 4 neolaureati ingegneri ce ne sia uno donna (nel 2010 le ragazze iscritte a ingegneria erano il 23,8%, da traino al resto d’Italia soprattutto la Sardegna con un dato medio regionale del 21,7%, il dato medio nazionale di donne che esercitano la libera professione è del 12,5%).
Per Giovanni Rolando, presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri nonchè promotore dell’iniziativa del Centro studi, ha commentato: “Questi dati sono forse la manifestazione più evidente della forza e della volontà delle donne di inserirsi in questa componente altamente qualificata della forza lavoro, per proporsi oggi come ulteriore motore dello sviluppo futuro del Paese“.
Mirko Zago