Il costo che le imprese, a causa dell’influenza stagionale, si sono già accollate ammonterebbe a 144 milioni di euro. La cifra sarebbe aumentata di 55 milioni rispetto all’anno precendente. Quantificando il dato in altra maniera sarebbero 2 milioni e 300 mila giorni persi in malattia. E il costo da pagare potrebbe rivelarsi ancora più salato visto che il periodo di riferimento preso in considerazione si limite alle settimane comprese tra il 25 ottobre al 23 gennaio. Questa è la situazione fotografata dalla Camera di Commercio di Milano basata su dati forniti dall’Istat e dal Ministero della Salute.
Prima in classifica per numero di degenze è Milano con un costo stimato in oltre 12 milioni di euro e 178 mila giorni di malattia, non meglio se la passa Roma con un costo di 10 milioni e 400 mila euro con 167 mila giorni persi. A seguire Torino (5,9 milioni di euro per 95 mila giorni), Napoli (5,4 milioni di euro) e Brescia (3,6 milioni di euro). Entro le prime dieci città si incontrano anche Bari, Bergamo, Bologna, Firenze e Verona (tutte superano i 2 milioni di euro di costi).
Nel periodo influenzale 2008-2009 il costo sostenuto sarebbe stato pari a 90 milioni di euro, ben lontani dagli attuali 144. La peggior settimana per numero di ammalati è stata la seconda di gennaio (146.000) e la terza sempre di gennaio (144.000). Ci si può però rassicurare in quanto il picco massimo è passato e il virus è i fase di ritirata.
Mirko Zago