In Molise, alla fine dell’anno, il rapporto tra le aziende nate e quelle che hanno cessato l’attività ha fatto registrare un saldo positivo dello 0,89% rispetto all’anno precedente. L’esito positivo rappresenta il saldo migliore dell’ultimo triennio ed è dovuto alla ripresa delle nuove iscrizioni, risultate pari a 2.130 e al contemporaneo rallentamento del flusso delle cessazioni, pari a 1.839, con uno stock totale di imprese attive in regione al 31 dicembre 2010 di 35.905.
Il risultato più incoraggiante è sicuramente quello ottenuto dalla provincia di Isernia che si piazza tra i primi posti con quasi il 2% di crescita, considerando che la media nazionale si attesta all’1,2%.
Infatti, nella provincia di Isernia nel 2010 risultano 609 nuove imprese iscritte e 441 cessate, con un saldo positivo di 191 imprese. Bene anche Campobasso: al Registro Imprese della Camere di Commercio del capoluogo regionale risultano, nel 2010, 1521 nuove imprese e 1398 cessate con un saldo di 123 imprese .
Del ritorno alla “normalità” della dinamica imprenditoriale non ha beneficiato però, il comparto artigiano che nei dodici mesi del 2010 in Molise registra un segno negativo dell’ 1,83% . Il dato regionale conferma il trend nazionale di crisi del settore, che vede la chiusura di oltre 5 mila aziende. Nel 2010 le imprese artigiane cessate in Molise sono 505 contro le 445 neo-costituite.
Questi i dati di sintesi più significativi diffusi da Unioncamere sulla base di Movimprese, la rilevazione trimestrale sulla natalità e mortalità delle imprese condotta da Infocamere, la società di informatica delle Camere di Commercio italiane.