E’ attesa l’entrata in vigore del decreto del Governo che disciplina le modalità di applicazione del fondo nazionale per il credito ai giovani (tra i 18 e i 40 anni). Si tratta di un fondo di 10 milioni di euro a disposizione di quanti chiedono un sostentamento per completare la propria formazione con un master o corsi di specializzazione. Il provvedimento prevede la copertura del 70% del corso di formazione (il limite è posto a 25mila euro) che si sta seguendo con la mediazione di istituti bancari e società finanziarie per l’intermediazione.
Per conseguire il finanziamento lo studente dovrà recarsi presso le banche e società interessate (l’elenco sarà presente sul sito ministero della Gioventù quanto prima). I soldi saranno erogati annualmente con importi variabili tra i 3 e i 5mila euro e per gli anni successivi al primo saranno richiesti documenti che comprovino l’iscrizione a corsi organizzati da enti accreditati. L’accordo prevede l’estinzione del debito contratto in caso di necessità in qualsiasi momento, mentre il piano di ammortamento del prestito viene concordato direttamente con l’istituto di credito secondo modalità variabili, inserite comunque all’interno di un protocollo sottoscritto con il dipartimento per la gioventù della presidenza del consiglio dei ministri che definisce le regole per la concessione dei contributi. Condizioni economiche, modalità di adesione, tempi di restituzione (tra 3 e 15 anni) verranno anch’esse preventivamente definite.
La presentazione della domanda avverrà esclusivamente per via telematica presentando un’istanza all’ istituto di credito o società finanziaria scelta. Entro 15 giorni il richiedente verrà informato circa l’effettiva disponibilità di erogazione del prestito e potrà da subito usufruirne (in caso di ritardi per banche e finanziarie è previsto l’esclusione d’accesso al fondo stesso). Oltre ad una garanzia sul contributo nella misura massima del 70% da parte dello Stato, va aggiunto un accantonamento del 10% su ogni operazione come tutela contro eventuali rischi (i giorni massimi di ritardo ammissibili sono 90 a seguire lo Stato copre col fondo di garanzia). Sul sito del Ministero della Gioventù a breve maggiori informazioni.
Mirko Zago