Il mercato automobilistico che registra una flessione del 20,7% nel mese di gennaio presenta percentuali positive per quanto riguarda l’alimentazione a diesel con un +9% e bene se la passano il recupero delle società a +26% e noleggio a +37%. Il comparto delle automobili soffre invece per quanto riguarda gli acquisti da parte di privati (-31%) e la vendita di berline (-29,4%) e vetture di piccole dimensioni e utilitarie (-35,9% e -31% rispettivamente).
In un mercato automobilistico che ha fatto registrare una flessione complessiva del 20,7%, in gennaio prosegue la corsa delle alimentazioni diesel (+9%) e il recupero delle società (+26%) e del noleggio (+37%), mentre cedono il passo
Gianni Filipponi, direttore generale dell’Unrae, l’Associazione delle case automobilistiche estere che operano in Italia afferma: “Le immatricolazioni di auto nuove del mese di gennaio (164.356) anche se confrontate con le 207.266 unità immatricolate nello stesso mese dello scorso anno, quando ancora persisteva l’influsso positivo derivante dalla fine degli incentivi – sono la conferma di un trend certamente non brillante che si registra ormai da molti mesi e che, considerato lo scenario macroeconomico e l’andamento degliordini di auto nuove, non lascia presagire inversioni di tendenza a breve“.
Quali sono le caratteristiche peculiari del mercato secondo l’Unrae? L’ente ha registrato un incremento delle vendite delle auto a diesel con una quota di mercato del 54,2% (+15% rispetto a gennaio 2009), bene anche le auto a benzina che occupano il 40% del mercato (nonostante si senta la fine di incentivazione che negli anni passati premiavano questo tipo di alimentazione).
Per quanto concerne il noleggio, ad aver subito un incremento sensibile sono i segmenti delle vetture medie e superiori (“C” occupa il 26,6% del mercato mentre il “D” il 13,5% mentre come annunciato in precedenza il settore delle citycar e delle utilitarie sta soffrendo. Sono i crossover a rappresentare la vera novità (con un 7% del mercato pari al doppio rispetto all’anno scorso) e ancora permangono i fuoristrada che occupano il 9,6% del mercato automobilistico. Crescita rallentata invece per station wagon e monovolume la cui crescita è stimata attorno ad un punto percentuale.
Una certa stabilità permane nel Nord del Paese, a fronte di una flessione dell’Italia meridionale (al 12,5% di quota rispetto al 15,6% del gennaio 2010). Le vendite nell’Italia centrale sono aumentate di 5 punti (29,8%) ancora una volta grazie all’autonoleggio concentrato nella Capitale.
Mirko Zago