Il ‘Click day‘ dell‘Inail non ha fatto centro, anzi, ha fatto infuriare le sedi di Confartigianato di tutta Italia.
Il malfunzionamento del server nel giorno di mercoledì 12 gennaio, infatti, ha impedito a molti di presentare domanda per i fondi sulla sicurezza, e così non si è fatta attendere la risposta da parte degli addetti ai lavori che hanno rivendicato il lavoro, così vanificato, di imprenditori e contribuenti.
Il Click Day avrebbe dovuto essere il giorno dell‘invio digitale delle richieste di agevolazione automatica per interventi in materia di sicurezza sul lavoro stanziati dall’Inail. Una procedura all’apparenza semplice, che prevedeva una domanda on-line da presentare dalle ore 14 in del giorno fissati, esattamente attraverso il sito dell’Inail. Eppure, come accade per tutte le cose semplici, non sono mancati gli intoppi e, oltre al danno, pure la beffa: computer bloccati, collegamenti saltati un attimo prima del fatidico momento, e tanto per finire, quando finalmente il portale era tornato finalmente accessibile, anche l’amara constatazione che i fondi erano esauriti.
“Agiremo in ogni sede opportuna per tutelare le nostre aziende, che sono state evidentemente penalizzate dall’inadeguatezza dei mezzi tecnici di chi ha organizzato l’erogazione dei fondi” – ha affermato Fabio Banti, presidente di Confartigianato Imprese della Toscana, che ha proseguito: ” Tutti sanno come alle 14 di ieri (mercoledì 12 gennai0 2011, ndr), momento dal quale dovevano scattare le risposte alle richieste dei fondi, sia stato praticamente impossibile collegarsi alla rete; si è vanificato così il lavoro di preparazione e di attesa di tanti piccoli imprenditori che hanno sottratto del tempo prezioso alle loro aziende. Adesso è giusto che chi ha sbagliato paghi. Speriamo che anche il governo regionale faccia sentire la sua voce. Qualora emergesse anche qualche irregolarità operata per favorire qualcuno sarebbe opportuno punire pesantemente i responsabili”.
Secondo Banti infatti è ancora da capire “come si possa trattare una materia fondamentale come quella della sicurezza nei luoghi di lavoro al pari di una lotteria o di una tombola tra amici“. E non è finita:
“Una vera e propria lotteria a discapito delle imprese che, continuamente sollecitate a promuovere la cultura della sicurezza, si sono viste sfumare la possibilita’ di ottenere risorse preziose” – è stato il duro giudizio di Confartigianato Lombardia. Per Giorgio Merletti, il presidente della sede lombarda, “le competizioni telematiche continuano a deludere gli imprenditori e sono una modalità inadeguata per accedere alle risorse pubbliche. Una modalità che soprattutto alimenta disparità di trattamento tra le imprese a discapito, ancora una volta, delle micro e piccole imprese. Agli occhi dei nostri imprenditori, alcune centinai dei quali interessati al bando ed impossibilitati ad accedere alla procedura, questa modalità è parsa una mancata volontà di aiutare lo sviluppo di chi, come gli artigiani, versano premi assicurativi 3 volte superiori rispetto alle prestazioni ricevute dall’istituto, che proprio grazie al loro impegno evidenzia un avanzo di gestione che affluisce nella tesoreria dello Stato senza un rimpiego a favore degli stessi artigiani”. “Gli imprenditori chiedono a gran voce regole chiare e precise in grado di eliminare disparità di trattamento delle imprese – ha concluso Merletti – A livello nazionale abbiamo chiesto all’Inail di avviare un’indagine interna e contestualmente definire, in vista dei prossimi bandi, modalita’ di accesso che non si basino solamente sull’ordine di presentazione”.
Infine, per il presidente di Confartigianato Pordenone, Silvano Pascolo, l’ultimo “click day” “E’ qualcosa di molto simile a una lotteria il cui premio e’ affidato alla casualità e non al merito, e al ‘dito più veloce del West'”. E ha continuato: “Purtroppo verso le 13.00 il sito ha smesso di funzionare e risultava impossibile collegarsi. Al ripristino del collegamento, verso le 14.30, i fondi per il Friuli Venezia Giulia erano ormai esauriti. Sappiamo – prosegue – che il medesimo problema è accaduto nelle altre associazioni del sistema Confartigianato della regione e del Paese. Già la disponibilita’ dei fondi era inadeguata, condizionarla alla velocita’ con cui si pigia un tasto sul computer e’ francamente inaccettabile. Contestiamo, ancora una volta, queste modalità che generano disparità di trattamento tra le imprese, e invitiamo l’Inail, così come in passato avevamo invitato il Ministero dello Sviluppo economico e le Entrate a individuare procedure più eque ed efficienti”.
Come andrà a finire? Mah!
Paola Perfetti