Il prossimo 31 gennaio scadrà improrogabilmente la moratoria dei debiti introdotta un anno e mezzo fa. Per agevolare l’uscita dalla moratoria alle piccole imprese, le associazioni imprenditoriali e le banche studiano come fare ad allungare i tempi delle scadenze dei mutui. Ma come fare? Pare si stia studiando per l’introduzione di nuove misure riguardanti tutte le imprese anche quelle che non hanno fatto ricorso alla moratoria e pare si voglia far leva anche su strumenti particolari, derivati o altro, per attenuare il rischio di rialzo dei tassi di interesse. Certo, la missione non è affatto facile perché vi è grande incertezza. Ma ad aiutare la formulazione di una nuova intesa, sulla scia dell’avviso comune, è la ripresa dei finanziamenti all’industria, segnalata proprio dall’Abi. Nell’ultimo scorcio del 2010 infatti i prestiti sono tornati a crescere riportandosi sui livelli di inizio 2009: in novembre del 3,6% e, secondo le prime stime, quasi del 4% in dicembre. Quanto in particolare alle imprese l’incremento è stato in novembre attorno all’1% dopo il livello minimo (-3,1%) toccato nel gennaio 2010. Per le famiglie l’aumento tendenziale dei prestiti, grazie soprattutto ai mutui, è stata del 7,6% al di sopra del resto di Eurolandia.
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