Secondo la Fipe, la Federazione dei pubblici esercizi, saranno quasi cinque milioni gli italiani che si riverseranno nei 54.863 ristoranti aperti nel giorno di Natale per il tradizionale pranzo del 25. Il giro d’affari per i ristoratori si aggira attorno ai 217 milioni di euro.
Quest’anno il pranzo di Natale sarà all’insegna delle ricette tradizionali regionali. I ristoranti che stanno proponendo le ricette popolari perdute e rivisitate in chiave moderna hanno colto proprio questo spunto per proporre un Natale originale e all’insegna dell’italianità. Tanto è vero che anche i ristoratori che non si avventurano nelle ricette storiche, prevedono comunque di offrire ai clienti un menu meno esotico e più stagionale: l’ananas lascia il posto alle arance; legumi e ortaggi compariranno in maniera forte; la carne va più del pesce,anche se di allevamento. Lino Enrico Stoppani, presidente Fipe, spiega: “Il Natale è la festa della famiglia per definizione e il ristorante è il posto più adatto per accogliere le grandi tavolate di parenti ed amici con lo stesso calore della casa. Con queste ricette storiche rivisitate si sta aprendo una nuova fase rinascimentale della cucina”. La scelta culinaria dei ristoranti sembra essere stata apprezzata dai consumatori che hanno già fatto registrare il tutto esaurito in molti locali. Ma quanto costerà mangiare fuori il giorno di Natale? Il prezzo medio per un pranzo composto da antipasto, due primi piatti, due secondi, contorni di stagione, dolci natalizi, caffé, bevande costerà in media 43,50 euro, appena l’1,2% in più del 2009. Rispetto allo scorso anno cresce il numero di chi consumerà il pranzo di Natale nei 60mila ristoranti aperti da nord a sud della penisola. Forti anche di alcune iniziative di intrattenimento (la presenza di Babbo Natale nel locale e i menu bambini, per esempio), i 5 milioni di italiani che andranno al ristorante rappresentano un aumento del 2,8% di clientela rispetto al 2009.