I bandi di finanza agevolata finora si sono rivolti ai soggetti con partita iva iscritti al registro delle imprese: ditte individuali, società di persone e società di capitali.
Si tratta però di una forma di discriminazione che contrasta con i principi fondamentali della Costituzione e della legislazione nazionale e comunitaria, che riconoscono il diritto al lavoro di ogni donna e uomo e la necessità di tutelarlo in tutte le sue forme e applicazioni. Finalmente nel nostro Paese le cose stanno un po’ cambiando.
A livello nazionale è attivo il Decreto legislativo 185/2000, gestito direttamente da Invitalia, l’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa. Tale decreto agevola gli investimenti effettuati dai lavoratori autonomi e dalle micro imprese: sono escluse le società di capitali.
Le agevolazioni si rivolgono a soggetti maggiorenni e disoccupati alla data di presentazione della domanda e residenti in determinate zone d’Italia (territorio agevolato) alla data del 01/01/2000 o nei 6 mesi precedenti la data di presentazione della domanda; anche la sede legale e operativa delle attività imprenditoriali deve essere ubicata in territorio agevolato. Per quanto riguarda il lavoro autonomo l’imprenditore con i requisiti sopramenzionati non deve aver aperto la partita iva al momento di presentazione della domanda.
A livello regionale, sono operativi dei bandi di finanza agevolata per agevolare gli investimenti sostenuti dai liberi professionisti e dalle micro imprese.
La Regione Piemonte ha da poco attivato il bando per lo sviluppo e la creazione di lavoro autonomo, a valere sulla legge regionale 34/2008.
Beneficiari di un finanziamento a tasso agevolato e/o di un contributo a fondo perduto sono i titolari di partita iva operanti in tutti i settori merceologici compresi quelli privi di albo o di ordine professionale. I lavoratori autonomi beneficiari del contributo devono comunque operare da uno più di due anni.
La Regione Veneto, con la Finanziaria 2010, intende istituire un fondo regionale per la promozione e il sostegno del lavoro autonomo e della sua qualità.
Tra i soggetti beneficiari rientrano gli esercenti una professione liberale e gli associati in partecipazione il cui apporto consista nel lavoro proprio.
Certo, di strada ne deve essere fatta ancora tanta per sensibilizzare le istituzioni governative sulle problematiche legate al lavoro autonomo; si tratta comunque di segnali importanti, per consentire anche ai liberi professionisti di sviluppare la loro attività.
Dott. Giovanni DE LORENZI | g.delorenzi[at]infoiva.it | www.gdlstudio.it | Padova
Padovano, classe ’73, laurea in Discipline Economiche e Sociali e master in Economics presso l’Università Bocconi di Milano. Prima dell’esame di abilitazione all’esercizio della professione di Dottore Commercialista ha lavorato come analista dei processi informativi bancari. Attualmente collabora con la società Advance Group Srl per la consulenza nel campo della finanza agevolata e con la società AD Soluzioni Avanzate Srl per la consulenza nel campo dell’informatizzazione dei processi aziendali. Iscritto all’Albo dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Padova e al Registro dei Revisori dei Conti dal 2007 è titolare dello studio GDL Studio, che fornisce attività di consulenza in campo fiscale, dei processi informativi e dell’organizzazione aziendale e della finanza agevolata.