Secondo Renato Cesca, presidente provinciale della Cna di Perugia, servono al più presto nuovi provvedimenti ad hoc per aiutare le piccole imprese a superare definitivamente la crisi. Secondo Cesca, “le piccole imprese da sole oggi non ce la fanno più: costrette, oramai da alcuni anni, ad operare in un mercato interno stagnante e soffocate da una eccessiva burocrazia e da un’elevata pressione fiscale, stanno pian piano scivolando verso la marginalità e il sommerso”. Cesca ricorda che in Umbria operano circa 84 mila imprese, delle quali oltre il 90% hanno meno di 10 dipendenti. ”Esse – afferma – da sempre hanno svolto sia un ruolo economico che sociale, creando da un lato valore aggiunto e quindi ricchezza, ma anche ridistribuendola sul territorio in cui opera. Per tali motivi non è più demandabile nel tempo l’adozione di una nuova legge regionale per promuovere il riposizionamento strategico della piccola impresa. Credito, internazionalizzazione delle piccole imprese di subfornitura, innovazione organizzativa, formazione continua degli imprenditori e dei dipendenti, semplificazione amministrativa e una strumentazione per favorire l’aggregazione tra imprese, sono le linee lungo le quali una siffatta normativa dovrebbe svilupparsi, con risorse dedicate e congrue rispetto agli obiettivi”. Per il presidente provinciale della Cna di Perugia, quindi, occorre lavorare per ”rendere il sistema paese e dunque il sistema Umbria più competitivo, utilizzando tutte le potenzialità che tali sistema hanno”
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