Navigando nel grande mare del web, abbiamo trovato un interessante post scritto da un blogger, Fosco Del Nero, sul mondo dei finanziamenti. Interessante e stimolante il titolo del post: “Come ottenere i finanziamenti pubblici?”… leggiamolo assieme, cercando di capire se sarà in grado di svelarci qualche importante segreto sul mondo dei finanziamenti pubblici.
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Con l’articolo odierno ci occupiamo nuovamente di finanziamenti, e in particolare andiamo a vedere i tipi di finanziamenti di cui possono godere le PMI (ossia le piccole e medie imprese, ossia le aziende che rientrano in certi limiti finanziari e occupazionali).
La premessa è che negli anni si è andato sviluppando un certo sostegno al credito delle PMI, tanto a livello nazionale quanto in modo diffuso sul territorio.
In effetti, questo è il primo distinguo da effettuare in merito ai finanziamenti pubblici di cui possono godere le PMI, col criterio geografico che è la prima variabile di cui tenere conto.
Altra variabile è quella dei tipi di fondi disponibili; va da sé che i finanziamenti a fondo perduto sono i più apprezzati, anche se non tutte le forme di finanziamento rientrano in questa categoria.
Ancora, non tutti i bandi sono aperti a tutti i tipi di imprese: alcuni sono specificatamente destinati alle imprese medio-piccole, e quindi occorre andare a verificare da caso a caso chi è ammesso a far domanda.
Per quanto riguarda l’erogazione del denaro, inoltre, occorre specificare che di recente sono stati introdotti diversi meccanismi di distribuzione dei fondi; anche in tale circostanza, dunque, ogni caso fa storia a sé.
L’itinere per fare domanda per i finanziamenti suddetti è il seguente: a un bando pubblico (che può essere il classico bando-invito ma può anche presentarsi nella forma del bando a sportello, ossia privo di scadenze od operativo fino al termine delle risorse disponibili) che contiene i requisiti necessari ed eventuali limitazioni di adesione, seguirà la domanda delle singole aziende, che dovranno presentare un progetto dettagliato comprensivo di business plan (ossia una previsione delle spese che si andranno a sostenere), con relativa richiesta di contributi, col tutto che ovviamente sarà poi vagliato da chi di dovere.
La criticità principale per le PMI in relazione a questo tipo di iniziative, paradossalmente, non è tanto quella di sviluppare progetti adatti, quanto il sapersi muovere nei meandri della burocrazia, sia nel senso di essere informate sulle varie opportunità di finanziamenti pubblici, sia nel senso di sapersi muovere all’abbisogna.
Difatti, non è detto che tutte le imprese, soprattutto quelle piccole, abbiano del personale esperto nel settore, tanto che in alcuni casi esse si avvalgono di professionisti esterni esperti di bandi pubblici e di reperimento risorse finanziarie (con la funzione che dunque risulta più economica da esternalizzare).
fonte: http://assicurazionimutuiprestiti.blogspot.com/