Il 26,1% delle pmi artigiane del Veneto é stato colpito dalla alluvione: ora ci vogliono tempestività d’intervento e proporghe sulle scadenze fiscali.
Infoiva si é posta “la domanda”: quale é stata la portata della alluvione che ha afflitto il Veneto in questi giorni, rispetto ai lavoratori artigiani?
La Sala Operativa Protezione Civile del Veneto ha stimato alcuni dati per noi interessanti anche se, al contempo, davvero allarmanti, che giustificano e sostengono i finanziamenti straordinari riservati alle pmi della Regione dei quali vi stiamo dando notizia in questi giorni.
Stando ai dati elaborati, infatti, é emerso che sono ben 76 i comuni delle province venete di Padova, Vicenza e Verona, ad essere stati maggiormente colpiti dall’alluvione.
In queste aree si trovano localizzate 91.028 imprese di cui il 26,1%, (ovvero 23.780 unità) a carattere artigiano. In pratica, il 23,8% del sistema delle imprese di questa area é stata complessivamente coinvolta dalla piena e dal maltempo.
Queste le parole del Presidente regionale di Confartigianato, Claudio Miotto:
“Di fronte a questi numeri é solo ipotizzabile quantificare l’impatto reale che questo disastro ha avuto sul tessuto imprenditoriale artigiano veneto. Serviranno settimane per raccogliere le denuncie e fare la conta dei danni limitandosi a quelli fisici: mezzi, immobili, macchinari e magazzino. Più complesso poi sarà stimare il costo del fermo lavoro, la mancata consegna di merci e prestazioni oltre agli ordini mancati”.
Ma quali sono i settori maggiormente colpiti?
Continua Miotto:
“In particolare il manifatturiero contoterzista artigiano veneto in questi anni si é ritagliato una nicchia nelle commesse just in time (il 95% della attività deriva da ordini con specifiche tecniche e precisi tempi di consegna). Il rischio é che la clientela sia costretta a rivolgersi altrove”.
L’allagamento subito dalla imprese di produzione – con il conseguente danneggiamento degli impiant i- é poi di una particolare gravità dato che nei 76 comuni delle tre province operano 11.693 imprese manifatturiere, pari al 29,4% del totale delle imprese di produzione attive nelle tre province venete.
Confartigianato impresa parla di “esportazioni che esprimono potenzialmente le imprese manifatturiere che risiedono nei comuni coinvolti dall’alluvione e che ammontano a 6,8 miliardi di euro, pari ad un sesto (17,8%) dell’intero export veneto. Gli addetti dell’artigianato che lavorano nei comuni dichiarati in emergenza nelle province di Padova, Vicenza e Verona sono 65.010 di cui quasi la metà (44,3%) in attività del Manifatturiero e connesse con l’agricoltura, il 27,2% nelle Costruzioni e il 28,4% nei Servizi. Complessivamente si tratta del 29,1% % dell’occupazione complessiva dell’artigianato nelle tre province.”
Spiega ancora Miotto:
“Premesso che é compito delle Istituzioni nazionali regionali e locali coordinare gli aiuti e individuare i sistemi leciti e legali più consoni alle esigenze di tutti, quello che come imprese ci preme ora sono: la tempestività e la concretezza degli interventi. Abbiamo appena inviato all’Agenzia Entrate del Veneto richiesta formale di slittamento delle scadenze fiscali del 16 novembre e del 30 novembre 2010. La necessità di una proroga e della convocazione straordinaria dell’osservatorio regionale sugli studi di settore sono emerse in un incontro tenutosi con i responsabili regionali dell’agenzia entrate degli uffici accertamento”.
Paola Perfetti