Alla commissione Attività produttive della Camera dei Deputati è allo studio il nuovo articolo 11 del disegno di legge sulla libertà di impresa. Obiettivo annunciato di questo articolo sarà quello di favorire una maggiore trasparenza e un più facile accesso delle piccole e medie imprese agli appalti.
La disposizione, approvata lo scorso 29 settembre, punta a garantire una pluralità di commesse alle PMI attraverso il frazionamento dell’appalto in più parti. Per fare in modo che questo accada verrà richiesto alle stazioni appaltanti di “suddividere i contratti in lotti e rendere visibili le possibilità di subappalto, garantendo la conoscibilità della corresponsione dei pagamenti da parte della stazione appaltante nei vari stati di avanzamento”. Inoltre, le amministrazioni sono tenute a riservare alle piccole e medie imprese una quota non inferiore al 30% degli appalti.
Inoltre la norma prevede anche l’obbligo per le stazioni appaltanti di vigilare “sulla corretta corresponsione, da parte degli appaltatori, dei pagamenti ai subappaltatori nei vari stati di avanzamento dei lavori”. Previste anche agevolazioni per la formazione di consorzi e raggruppamenti di piccole e medie imprese partecipanti ad appalti e a servizi pubblici locali banditi da Comuni che hanno meno di 5mila abitanti. A tale scopo, vanno definiti “lotti adeguati alla dimensione ottimale del servizio pubblico locale, nonché alle caratteristiche delle imprese presenti sul territorio potenzialmente interessate agli affidamenti”.
Per quanto riguarda gli appalti per l’esecuzione di opere compensative collegate alle grandi infrastrutture, il legislatore propone di agevolare la partecipazione ai lavori delle micro e piccole imprese. Infine, il nuovo articolo 11 del ddl sulla libertà d’impresa prevede l’obbligo per ogni prefettura di predisporre delle “white list” di imprese e fornitori “contenenti l’adesione, da parte delle imprese, a determinati obblighi di trasparenza, di tracciabilità dei flussi di denaro, di beni e servizi”.
fonte: Casa&Clima