Per i minori di 21 anni (e comunque per i primi 3 anni dall’ottenimento della patente B) si applica la regola dell’alcol zero: divieto assoluto di mettersi alla guida per chi abbia bevuto, anche in moderate quantità. I guidatori under-21 con tasso alcolemico tra 0 e 0,5 g/l possono già ricevere sanzioni, che raddoppiano in caso di incidente. Si può arrivare fino alla revoca delle patente e alla confisca del mezzo nei casi più gravi.
Forti restrizioni introdotte anche per i minorenni sorpresi a guidare dopo l’assunzione di alcolici. I ragazzi trovati al volante di motocicli o minicar con tasso alcolemico tra lo 0 e 0,5 g/l non potranno conseguire la patente B prima dei 19 anni. Se il tasso supera il limite di 0,5 g/l, la normativa si fa ancora più severa, spostando il termine al compimento dei 21 anni.
Sempre in merito ai giovani, a decorrere al 19 gennaio 2011, entreranno in vigore nuove norme relative al cosiddetto patentino, il documento che permette ai quattordicenni di guidare i ciclomotori. La maggiore novità consiste nell’obbligo di superare una prova pratica. I ragazzi, dunque, oltre a frequentare i corsi di preparazione, dovranno dimostrare la loro reale abilità nella guida. Diventerà obbligatoria anche una lezione teorica sul funzionamento dei ciclomotori in caso di emergenza.
Un’altra novità riguarda la guida assistita. In base alla modifica del codice, i minori che abbiano compiuto 17 anni e siano titolari del patentino, possono esercitarsi nella guida, qualora sussistano determinate condizioni. Anzitutto, dovranno essere autorizzati dal Ministero. Hanno, inoltre, l’obbligo di essere accompagnati da un adulto titolare di patente B da minimo 10 anni. Devono, infine, aver frequentato presso un’autoscuola un corso pratico di 10 ore, di cui almeno 4 ore in autostrada o strade extraurbane e due in notturna.