Questa è l’idea di Fopadiva, il fondo pensione complementare nato nel 2004 per i dipendenti regionali della Valle d’Aosta e poi ampliato anche ai dipendenti del settore privato. L’ipotesi è già stata presentata alle organizzazioni sindacali in una riunione a cui ha preso parte anche il presidente della Regione, Augusto Rollandin, che commenta: ”In questo momento di crisi l’allargamento delle garanzie previdenziali del Fopadiva anche ai precari rappresenta un’opportunità in più per proteggere i lavoratori più deboli”.
L’ampliamento delle platea degli aderenti, secondo gli intendimenti espressi dai vertici di Fopadiva, consentirebbe la creazione di un unico fondo territoriale, destinato a tutte le categorie di lavoratori. Alle categorie di lavoratori atipici risulterebbero accessibili provvidenze e misure previste a livello regionale a supporto della previdenza complementare e delle situazioni di bisogno e di difficoltà.
Attualmente aderiscono al Fopadiva 6.500 lavoratori di 350 tra enti pubblici e aziende. La maggior parte di essi sono dipendenti pubblici, degli enti locali e dell’Azienda Usl (70 per cento). I lavoratori dell’industria rappresentano invece l”11,6 per cento, quelli del settore commercio, turismo e terziario il 4,7 per cento. Il patrimonio gestito dal fondo ammonta a 82,8 milioni di euro.