Ogni professionista sa bene che nel proprio lavoro la parola d’ordine deve essere e deve restare efficienza, cioè ottimizzazione della relazione “massima qualità e soddisfazione del cliente e tempo in cui la richiesta del cliente stesso viene evasa”. In una sola parola, potremmo parlare di ottimizzazione dell’organizzazione interna al fine di rispettare la logica del total quality.
Il concetto di ORGANIZZAZIONE, però, è erroneamente ritenuto da molti professionisti appartenente alla sola realtà aziendale, dalla quale essi vogliono invece differenziarsi e spesso prendere le distanze. Il proprio sapere, secondo questi, non può in alcun modo essere riconducibile ai rigidi schemi del pianeta “azienda”. In Italia, soprattutto, assistiamo a questo fenomeno a causa di ragioni storiche e di percorsi formativi dei professionisti, spesso lontani da logiche aziendali e vicini invece alle sole caratteristiche personali del singolo.
La diffidenza nei confronti del concetto di ORGANIZZAZIONE (forse troppo astratto nella logica degli studi professionali) perde, però, il suo perché se proviamo a darne una definizione semplice anche se non esaustiva: una struttura organizzativa definisce le modalità in cui le attività lavorative vengono formalmente suddivise, raggruppate, descritte e coordinate utilizzando il proprio sapere/conoscenza al fine di ottimizzare l’efficienza interna e verso l’ambiente con il quale essa interagisce.
Una struttura organizzativa ben delineata implica pertanto non solo rendere riconoscibili le proprie attività a ciascun collaboratore, ma anche comprendere quelle svolte dai propri colleghi all’interno della struttura, al fine di creare sinergie ed evitare diseconomie di scala, ottimizzare i flussi di comunicazione e di sapere dall’alto verso il basso e orizzontalmente, così da evitare il lavoro per silos, aumentare il senso di appartenenza, la propria autonomia lavorativa e la migliore comprensione della mission della struttura.
In sintesi, descrivere in modo chiaro un’organizzazione significa identificare Chi fa Che cosa e Quando lo fa al fine di massimizzare l’efficienza (rispetto dei tempi, dei costi e dei ricavi stabiliti) e l’efficacia lavorativa (total quality).
A ben vedere, quanto detto sinora è applicabile anche allo studio professionale anche se è della tipologia one man band. Vedremo nel nostro prossimo appuntamento in che modo applicarlo.