Secondo un sondaggio effettuato da Swg per conto di Confesercenti, anche se nel portafoglio degli italiani domina la parola “prudenza” le vacanze non cedono alla crisi. Sembrerebbe infatti che saranno 39 milioni gli italiani che a partiranno per le vacanze (1,5 in più dell’anno scorso). A calare di 2 giorni sarà la permanenza media fuori casa rispetto al 2008 (da 14 a 12) e quasi 2 milioni dichiarano di volersi limitare ad una gita “fuori porta” di 2-3 giorni. Ovviamente i mesi preferiti dal popolo dei vacanzieri restano luglio e agosto. Cambiano le abitudini: se il mare appare in costante declino dal 73% del 2006 al 47% del 2010, ciò avviene per una maggiore diversificazione delle vacanze fra montagna (in aumento dal 12% al 16%), vacanze verdi (dal 7% all’8%), terme, percorsi culturali, mentre perde terreno la campagna (dal 7% al 3%).
Ma dove andare in vacanza? Sette italiani su 10 passeranno le ferie in Italia. Il 51% trascorrerà le ferie in una regione diversa da quella di residenza. In cima alle preferenze di questi vacanzieri c’è la Toscana, poi – appaiate – Emilia Romagna, Puglia e Sicilia. Seguite dalla prima regione tutta montana che è il Trentino Alto Adige. Quanto all’alloggiamento, la vacanza è il tipico momento da condividere con la famiglia (46%) ed alberghi e pensioni si confermano le opzioni preferite (dal 32% al 33%). Nell’insieme coloro che utilizzeranno una struttura a pagamento sono il 70% dei viaggiatori anche se con qualche attento calcolo economico: di conseguenza si rafforza la scelta già prevalente per le 3 stelle (dal 60% al 66%), mentre 5 e 4 stelle restano al 25%. Perdono punti infine le 2 stelle (dal 12% all’8%). E conta sempre di più la valutazione sui servizi che le strutture alberghiere offrono: nei residence la piscina è “obbligatoria”; negli alberghi e nei villaggi turistici si ricerca sempre di più i centri benessere; nelle seconde case non può mancare il collegamento ad internet e la tv satellitare.