L’Istat ha segnalato una diminuzione dell’inflazione in Italia a maggio che sarebbe scesa dello 0,1% rispetto allo scorso mese di aprile. Secondo l’Istituto di statistica, il tasso di inflazione acquisito per il 2010, cioè quello che si registrerebbe a fine anno nell’ipotesi che l’indice mantenga i livelli registrati a maggio, si attesta così ad un +1,2%. A livello congiunturale, gli aumenti più significativi si sono verificati per i capitoli altri beni e servizi (+0,5%) e abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,3%). Restano invariati i prezzi di bevande alcoliche, tabacco, istuzione. Variazioni congiunturali negative si sono verificate nei capitoli ricreazione, spettacoli e cultura (-0,6%), comunicazioni (-0,4%) e servizi sanitari e spese per la salute (-0,2%). Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nei capitoli trasporti (+5,0%), altri beni e servizi (+3,1%) e istruzione (+2,5%). %). Variazioni tendenziali negative si sono verificate nei capitoli comunicazioni (-2,0%), prodotti alimentari e bevande analcoliche (-0,4%) e servizi sanitari e spese per la salute (-0,2%).
Rispetto agli altri paesi dell’eurozona, l’Italia si sarebbe comportata meglio. Infatti il dato relativo alla zona-euro è di un’inflazione pari all’1,6% (in Italia a maggio è dell’1,4%). Inoltre nella zona-euro il mese di maggio ha registrato un aumento dell’inflazione rispetto ad aprile che era dello 0,1%.