La Cassazione Civile ha recentemente emesso due sentenze molto interessanti sotto il profilo degli accertamenti fiscali.
Innazitutto, il 26 febbraio 2010, la Sentenza n. 4741 ha ritenuto valido l‘accertamento fondato sulle indagini eseguite sui conti bancari anche se coperto dal segreto istruttorio.
Ovvero,in virtù dell’interesse pubblico ad un corretto accertamento tributario, è stato considerata la possibiltà della trasmissione di informazioni acquisite nell’ambito di un procedimento penale anche nel caso in cui i dati in oggetto siano i conti bancari sottoposti a procedimento penale e quindi alla necessità di segretezza.
In una seconda Sentenza, la n. 3827/2010, la Corte di Cassazione ha giudicato in positivo il ricorso contro l’avviso di rettifica IVA “parziale”: essa non interrompe la prescrizione del diritto al rimborso sulla parte del credito IVA non oggetto di contestazione.
In questo modo, per i giudici il ricorso in oggetto comporta l’interruzione dei termini prescrizionali (ai sensi dell’articolo 2943 del Codice Civile) esclusivamente in relazione al credito rivendicato dal contribuente sulle “poste contabili” relative al contenzioso; altrimenti, la rimanente quota di credito chiesto a rimborso non beneficia dell’estensione del termine ordinario decennale di prescrizione.
Paola Perfetti