Nasce l’istituto di credito per le pmi con agevolazioni per l’accesso al credito
E’ di questi giorni la notizia della nascita di una nuova rete di credito bancario destinata alla ricrescita delle piccole e medie imprese italiane.
Il Ministero del Tesoro, insieme al Presidente del Consiglio, ha annunciato la nascita della Banca del Sud (altresì detta Banca del Mezzogiorno) per le piccole e medie imprese, un Ente che dovrà fornire più credito alle aziende grazie a formule di garanzie, investimenti a sostegno dell’occupazione e il rilancio di progetti infrastrutturali.
La modalità per ottenere tutto questo consta nella stessa struttura del nuovo istituto di credito: si tratta di un banco fondato con capitali privati e una piccola partecipazione pubblica a tempo determinato, che opererà su un secondo livello.
In pratica, la Banca del Sud non avrà degli sportelli autunomi, ma si appoggerà a un sistema ramificato di sportelli messi a disposizione da Poste e altre banche (in primis quelle a credito cooperativo più vicine al territorio): una rete che vuole essere efficace sia per le piccole e medie imprese che per le famiglie italiane.
Infatti, oltre a fare da garante alle Pmi e servizi di consulenza, tra le funzioni di questa nuova costituzione ci sarà anche quella di generare impieghi a medio-lungo termine e raccogliere i risultati dell’emissione di speciali obbligazioni statali. Ma sarà anche possibile, proprio come in ogni altra banca, acquistare titoli obbligazionari destinati ai piccoli risparmiatori con fiscalità agevolata (5% invece del 12,50 per cento).
Si denoterà quindi che una delle prerogative della neo costituita Banca del Sud sta nella sua stessa organizzazione strutturale: un impianto a rete pensato per accelerare la stessa organizzazione e costituzione della Banca, così da rendere più agevole il suo utilizzo da parte delle imprese del Sud.
Per tutti questi motivi, il momento dell’annuncio della sua nascita è stata anche l’occasione della presentazioined dei ruoli di dirigenza: il Presidente del Comitato promotore della Banca del Mezzogiorno sarà Vito Lorenzo Dell’Erba, già Presidente della federazione Puglia e Basilicata delle Bcc.
Ma l’intero Comitato Promotore verrà affiancato da un tavolo di consultazione costituito da 11 organizzazioni imprenditoriali e associazioni economiche.
A farne parte, anche il Sistema delle Camere di Commercio, che ha accolto positivamente la proposta di partecipazione.
Queste le parole di Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere: ” Siamo infatti convinti che tra una buona idea di business e il mercato, soprattutto al Sud, la distanza rimanga incolmabile il più delle volte per la difficoltà ad accedere alle risorse finanziarie necessarie. La stessa difficoltà che, ancora oggi, costringe molte imprese fondamentalmente sane, al Mezzogiorno più che altrove, a rinunciare a crescere, compromettendo opportunità di sviluppo e occupazione per interi territori”.
L’intento, si è detto, è quello di creare una struttura a supporto delle piccole e medie imprese: una risorsa speciale del nostro Paese che, sopratutto al Sud, è fortemente minacciata dalla crisi e dalla possibilità di scomparire. “Un avvio importante per uno strumento che sarà certamente utile all’economia del Sud per migliorare la politica del credito nei confronti di piccole e medie imprese” ha commentato Enrico La Loggia, vice presidente del gruppo del Pdl alla Camera dei Deputati.
Dall’altre parte dello schieramento politico, però, c’è ancora qualche riluttanza rispetto alla vera efficacia della Banca.
Paola De Micheli, ad esempio, reponsabile pmi del PD ha definito la Banca del Sud “la sorella minore della Cassa del Mezzogiorno”, e in particolare: “Il futuro del Mezzogiorno e del sistema produttivo nazionale – ha detto – richiede un progetto organico di interventi e una ridefinizione di competenze tra i soggetti interessati. Il legame diretto politica-fondi non convince assolutamente, rimanda ad altre epoche di sprechi. Non è con le mance né con la prospettiva di aiuti a pioggia che si aiuta il sistema produttivo nazionale, quello del mezzogiorno meno che mai“.
Le aspettive della De Micheli, infatti, erano riposte nella nascita di provvedimenti a garanzia dei pagamenti puntuali della Pubblica Amministrazione, o della riduzione dei costi dell’energia, o degli intervneti per l’internazionalizzazione delle Pmi anche per valorizzarne la vocazione produttiva – solo per citare alcuni degli aspetti contestati.
Al di là di fazioni politiche e punti di vista divergenti, la Banca prenderà il via il prossimo 25 marzo, giorno in cui siederanno al tavolo di lavoro tutti gli organi costituendi per le prime definzioni dello start up.
Per ulteriori informazioni: Banca del sud. com
Paola Perfetti