Roma, 26 febbraio – (AdnKronos) Un vademecum operativo, una mini-fiction ma, soprattutto, una serie di proposte concrete per ridurre i rischi di incidente: queste le iniziative di Federarchitetti nella Giornata Nazionale per la sicurezza nei cantieri. La campagna di sensibilizzazione è stata lanciata oggi a Roma, in occasione della Prima Giornata Nazionale per la sicurezza nei cantieri. L’iniziativa, che ha visto il suo culmine nel convegno organizzato presso l’Acquario Romano, nasce con l’obiettivo di sottolineare la necessità di una cultura della sicurezza, promossa e condivisa non soltanto dagli addetti ai lavori, ma dall’intera collettività. Di tale progetto, “Federarchitetti intende essere protagonista -si legge in una nota della federazione- riproponendolo ogni anno come momento di confronto tra la categoria e le istituzioni. Sono i tecnici professionisti, infatti, ad attuare in concreto la normativa sulla sicurezza, sia nell’ambito della progettazione che in quello della gestione vera e propria della sicurezza. Finora, però, questo ruolo centrale non è mai stato riconosciuto fino in fondo”.
Al convegno Federarchitetti ha presentato una mini-fiction, ‘Lavori in corto’, divulgata anche attraverso YouTube, che racconta il difficile mestiere del coordinatore della sicurezza attraverso una serie di situazioni tipiche (la richiesta di ribassare i costi, il ‘chiudere un occhio’ sul ponteggio che non va). Inoltre, sul tema il sindacato ha Federarchitetti ha proposto un vademecum operativo, Il Decalogo della Sicurezza, che riassume le proposte concrete della categoria, insieme ad una pubblicazione monografica. Alcune indicazioni sono squisitamente operative, come l’obbligo di mantenere ordinato il cantiere o quello di indossare i Dispositivi di protezione individuale; altre, invece, sono quelle più “politiche”, come l’obbligo alla formazione continua e la necessità di valorizzare figure altamente professionali in edilizia. Per il sindacato dei professionisti, la sicurezza in cantiere, anche grazie ad una legislazione all’avanguardia, è migliorata: secondo dati Inail, gli infortuni nelle costruzioni sono in calo (-15.8% nel I° semestre 2009). In diminuzione anche i casi mortali (-3,9%). Va detto però che, mentre il Nord sembra beneficiare maggiormente del calo degli incidenti, non così il Centro, che appare comunque in controtendenza, con 107 infortuni mortali nel 2008. In tal senso Roma registra il maggior numero di casi mortali nell’Italia centrale. Al riguardo, il sindacato dei professionisti chiede sanzioni più severe, allargandole anche alle maestranze ed equiparando quelle dei coordinatori per la sicurezza ai datori di lavoro.
Il futuro della sicurezza passa senz’altro per le maestranze impiegate in edilizia, sempre più di frequente straniere, quindi spesso prive di una formazione adeguata e delle necessarie conoscenze linguistiche. Da non dimenticare che quegli stessi operai diventano, col tempo, piccoli imprenditori: ecco perché Federarchitetti propone per questi una maggiore attenzione.
All’incontro, moderato da Giancarlo Maussier, presidente di Federarchitetti Roma, hanno partecipato tra gli altri Amedeo Schiattarella, presidente dell’Ordine degli Architetti P.P.C. di Roma, Matteo Capuani, consigliere del Consiglio Nazionale degli Architetti P.P.C., Paolo Grassi, presidente di Federarchitetti, Fabrizio Ghera, assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Roma, Livio De Santoli, preside della Facoltà di Architettura di Roma, Miranda Prestipino, dirigente dell’Inail, Lorenzo Fantini, dirigente della Direzione generale Tutela condizioni di lavoro presso il Ministero del Lavoro, Cinzia Frascheri, responsabile Salute e Sicurezza della Cisl, Paolo Carcassi, segretario confederale della Uil, Sebastiano Calleri, responsabile della Cgil, e Paolo Varesi, segretario confederale dell’Ugl.