Ormai manca solo un mese alle elezioni e INT ha deciso, per sensibilizzare i principali gruppi politici, che saranno protagonisti il prossimo 4 marzo, di inviare loro una nota contenente alcune importanti raccomandazioni ed indicazioni sul tema degli adempimenti burocratici, che ovviamente attanagliano cittadini, imprese e lavoratori autonomi.
Questo si legge nella nota, inviata da Riccardo Alemanno, presidente Istituto Nazionale Tribitaristi, ed approvata dal Consiglio Nazionale: “Si vuole invece evidenziare come, poco e senza specifiche indicazioni, si tratti l’argomento dello snellimento degli adempimenti burocratici, che, al pari della pressione fiscale, creano costi in capo a cittadini e titolari di partita IVA. Si comprende ovviamente come taluni adempimenti siano collegati alla giusta lotta all’evasione e pertanto la loro eventuale cancellazione dovrà essere ponderata e forse più che di cancellazione sarebbe auspicabile parlare di semplificazione degli stessi. Sussistono tuttavia una serie di adempimenti che potrebbero essere oggetto immediato di intervento che non comprometterebbe le loro finalità, al contempo si ritiene che recenti interventi normativi, che hanno modificato le norme fiscali o che prevedano l’entrata in vigore di nuovi obblighi, debbano essere sottoposti a profonda riflessione”.
Alemanno fa riferimento anche agli studi di settore, per i quali si chiede un’applicazione solo a fini statistici; per quanto riguarda la fatturazione elettronica tra privati, l’obbligo di fatturazione elettronica B2B che entrerà in vigore dal 2019 ha generato molte perplessità, anche se, in termini di semplificazione e di lotta all’evasione, si tratta della soluzione migliore e più ovvia.
Ma, se questa è sicuramente la strada giusta da seguire, occorrerebbe però attuare un avvicinamento graduale che permetta a tutti i contribuenti interessati di strutturarsi tecnicamente e mentalmente. e non solo, perché anche la Pubblica Amministrazione, per accogliere le richieste dei cittadini, dovrebbe offrire infrastrutture adatte a sostenere un utilizzo massiccio dei sistemi informatici.
Per quanto riguarda la revisione delle norme tributarie, ormai necessaria, sembra chiaro che non possa comunque prescindere da un periodo di tregua normativa che permetta la concretizzazione della riforma del sistema fiscale. Come sempre, infatti, bisogna procedere per gradi.
Altra conseguenza dei nuovi obblighi contabili, come ad esempio lo split payment, è il problema della liquidità di cassa per imprenditori e lavoratori autonomi, e ciò rende difficile la gestione aziendale e l’assolvimento degli obblighi tributari.
Passando al tema delle autocertificazioni, si ritiene che debba essere consentito al contribuente di poter sempre autocertificare in proprio, ovviamente con le responsabilità penali e civili che ne conseguono. Ma, in questo caso, il contribuente sarebbe più responsabilizzato e sentirebbe, da parte dello Stato, maggior fiducia nei suoi confronti. Ciò stabilirebbe un miglior rapporto tra cittadini e Pubblica Amministrazione.
La nota si conclude con la seguente dichiarazione: “Nella consapevolezza di avere solo marginalmente affrontato alcuni aspetti delle problematiche connesse agli adempimenti in capo ai contribuenti, restiamo a disposizione per approfondimenti in merito”.
Riccardo Alemanno ha voluto poi ribadire: “Uno dei nostri primari obiettivi è la collaborazione con le Istituzioni, con le quali confrontarci per contribuire a modernizzare e snellire il Sistema Paese. Auspichiamo che il prossimo parlamento ed il prossimo esecutivo di governo siano aperti ad un confronto collaborativo, come peraltro annunciato da tutte le forze politiche, scevro da egoismi dei singoli e che abbia sempre ben presente l’interesse primario dei cittadini”.
Vera MORETTI