Un semplice tweet da parte di INT per rispondere all’attacco delle associazioni di altre categorie professionali che riguarda la polemica sull’estensione del visto di conformità ai tributaristi certificati e qualificati ex lege 4/2013.
Il cinguettio, scritto dai tributaristi, era questo: “D.L. FISCALE: Il visto ai tributaristi evita discriminazione e non penalizza altre categorie” ed era diretto ai sottoscrittori dell’emendamento e agli organi di stampa.
Ecco i tweet che sono girati sul social network sull’argomento:
“Il visto di conformità x tributaristi (intermediari fiscali) qualificati e certificati ex Lege 4/2013,poiché viene apposto su dichiarazioni dagli stessi redatte a seguito della tenuta delle scritture contabili, non penalizza altri professionisti. Grazie @mauro_m_marino @Fornaro62”
“Il visto di conformità x tributaristi (intermediari fiscali) qualificati e certificati ex Lege 4/2013, poiché viene apposto su dichiarazioni dagli stessi redatte, a seguito della tenuta delle scritture contabili, non penalizza altri professionisti. Grazie @mandelli_andrea”
“Il visto di conformità x tributaristi (intermediari fiscali) qualificati e certificati ex Lege 4/2013,poiché viene apposto su dichiarazioni dagli stessi redatte a seguito della tenuta delle scritture contabili,non penalizza altri professionisti. Grazie #SenBonfrisco @FComellini”
Riccardo Alemanno, presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi, ha voluto commentare così: “Nessuna penalizzazione per altre categorie professionali con Il visto di conformità per i tributaristi qualificati e certificati ex lege 4/2013, ma solo la naturale continuazione di una attività, ormai quotidiana, collegata alle dichiarazioni che già i tributaristi redigono per conto dei contribuenti ed inviano all’Agenzia delle Entrate. Tanto meno si penalizzano i giovani, semmai penalizzati dalla complessità del sistema. Giovani che oggi possono scegliere anche un percorso professionale libero da schemi e baronie”.
Vera MORETTI