Per affrontare la problematica della mancanza nell’indice INI-PEC degli indirizzi di posta elettronica certificata dei professionisti, una delegazione dell’Istituto Nazionale Tributaristi ha incontrato il Sottosegretario di Stato per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione Angelo Rughetti.
Questa mancanza ha finora creato problematiche operative ai professionisti, in particolare ai tributaristi, per l’invio delle pec per l’antiriciclaggio all’Agenzia delle Entrate, l’invio dei dati al sistema TS, le comunicazioni da e per Equitalia.
Si tratta di problematiche risolte, fortunatamente, ma che non avrebbero avuto bisogno di aggiustamenti se nell’indice INI-PEC fossero inserite anche le pec dei professionisti c.d. associativi.
Inoltre anche la Pubblica Amministrazione, con l’inserimento delle pec dei professionisti della L.4/2013, avrebbe a disposizione tutti gli indirizzi di posta elettronica certificata di tutti i soggetti economici del Paese, con riduzione di costi e tempo in caso di invio di atti e documenti ai predetti soggetti.
Riccardo Alemanno, presidente INT, presente all’incontro insieme al Vice Presidente Costantino Bianchi, ha voluto sollecitare l’attenzione del Sottosegretario Rughetti, usando queste parole: “Tra gli indirizzi PEC, inseriti nell’indice INI-PEC, non sono presenti quelli dei professionisti di cui alla Legge n.4 del 2013. Certo, la legge istitutiva l’INI-PEC prevedeva, per la prima predisposizione, solo gli indirizzi di imprese (segnalati tramite le CCIAA) e quelli dei professionisti ricompresi in ordini o collegi (segnalati tramite gli albi), però e già dal 2013 che si continua far presente, al MISE, e su ciò è stata anche presentata una interrogazione parlamentare, che altrettanti, anzi, un numero ancora maggiore di professionisti (professioni non ricompresi in ordini o collegi L.4/2013) non sia incluso nell’indice. Non sarebbe convenienza, anche per la Pubblica Amministrazione, avere a disposizione gli indirizzi di tutti i soggetti economici? Con l’inclusione dei professionisti suddetti, tra cui i tributaristi, tutti i soggetti economici del nostro Paese sarebbero rintracciabili tramite l’indirizzo PEC dalla P.A. Non era questo l’obiettivo, cioè risparmiare tempi e costi?”.
Il Sottosegretario Rughetti si è reso disponibile ad interessarsi alla problematica, impegnandosi a fare un’ulteriore verifica, per poi confrontarsi con INT nelle prossime settimane.
Vera MORETTI