Riccardo Alemanno, Presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi e Vice Presidente vicario di Confassociazioni, plaude alla riduzione dell’aliquota contributiva della gestione separata Inps, dal 27% al 25%, contenuta nella legge di Bilancio.
“Ne avevamo avuta conferma già con il Draft Budgetary Plan, il documento sulla legge di Bilancio inviato a Bruxelles dal Governo, ma leggere la norma nell’articolato della legge, ci solleva da eventuali dubbi e ci permette di concentrarci su altri aspetti della problematica su cui si dovrà aprire un confronto”, ha dichiarato Alemanno.
Lo stesso Alemanno ha poi sottolineato: “In tal senso ci fa ben sperare questa inversione di tendenza e l’attenzione che l’attuale Esecutivo ha dimostrato di avere sulla previdenza dei professionisti della Legge 4/2013”.
A chi evidenzia che, trattandosi di contributi previdenziali con l’attuale sistema di calcolo contributivo, il beneficio attuale di cassa potrebbe poi avere effetti negativi sulla liquidazione della pensione, Alemanno ha replicato: “Il dubbio è legittimo in presenza di sistema di calcolo contributivo, ma l’aliquota resta comunque la più elevata del settore professionale autonomo ed il rischio di un mancato intervento sarebbe stato l’aumento sino al 33% entro il 2018, ciò sarebbe stato insostenibile. Nel sistema contributivo si deve trovare un punto di equilibrio tra versamenti contributivi e salvaguardia del reddito, punto che noi avevamo indicato nel 24%, il 25% previsto dal Governo possiamo dire che viene incontro alle nostre richieste”.
“Credo che oggi la riflessione urgente sul rapporto contributi e calcolo contributivi la debbano fare quelle casse previdenziali che, nonostante gli sforzi degli ultimi anni, applicano ancora aliquote troppo basse, in questo caso sì che l’effetto sul calcolo della pensione sarà estremamente negativo”, ha concluso Alemanno.