La decisione della Commissione Europea di intensificare i controlli su trust e strutture societarie affini, nonché di controllare maggiormente l’attività di consulenti fiscali in merito a possibili suggerimenti di “pianificazione fiscale aggressiva”, ha indotto il Presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi (INT), Riccardo Alemanno, a scrivere al viceministro dell’Economia e delle Finanze Enrico Zanetti, sul tema norme e sanzioni antiriciclaggio per i professionisti.
Si legge nella nota di Alemanno: “Omissis… la volontà della Commissione Europea che, attraverso emendamenti alla Direttiva Antiriciclaggio, vuole rendere più stringenti i controlli su trust e strutture societarie affini, nonché sui consulenti fiscali che promuovo o permettono una pianificazione fiscale aggressiva, iniziativa che trovo totalmente condivisibile, mi fornisce lo spunto per riportare l’attenzione sugli obblighi e sulle sanzioni antiriciclaggio per i professionisti. La funzione antiriciclaggio comporta un notevole impegno per gli studi professionali, già sottoposti a pesanti tour de force per la complessità e il numero degli adempimenti fiscali; meriterebbe, pertanto, una semplificazione così come il regime sanzionatorio in capo ai professionisti, che dovrebbe essere rivisto e reso meno punitivo nei confronti di chi svolge, con coscienza e convinzione, un’attività per conto ed a favore dello Stato… omissis”.
L’INT pertanto ha richiesto un incontro al viceministro Zanetti, al fine di fornire una serie di proposte in merito, proposte che non snaturerebbero i giusti obiettivi degli obblighi antiriciclaggio, ma che renderebbero meno gravoso ed apprensivo il lavoro dei professionisti.