L’Istituto Nazionale Tributaristi si affida ai social network e a internet per promuovere la richiesta di elevare lo Statuto dei diritti del contribuente a legge di rango costituzionale.
A questo proposito, è stata aperta una petizione online, visibile al link firmiamo.it/no-alla-derogabilita-dello-statuto-del-contribuente .
Questa è stata la scelta dell’INT, che ha dato seguito alla lettera inviata a vari membri del Governo e del Parlamento tra cui il Presidente del Consiglio dei Ministri , il Ministro dell’Economia, i Presidenti di Camera e Senato, i Presidenti delle Commissioni parlamentari Affari costituzionali e Finanze.
Si legge, all’interno della lettera: “la necessità di intervenire legislativamente sulla Legge n. 212/2000 (Statuto dei diritti del contribuente) per l‘innalzamento della stessa a norma di rango costituzionale. La suddetta Legge, salutata alla Sua promulgazione come la necessaria norma a tutela del cittadino-contribuente, è stata in varie occasioni non considerata ed i suoi principi derogati con buona pace dei diritti dei contribuenti italiani. In questo momento storico, di grande importanza per il Paese, in cui si affrontano profonde riforme, dalla Pubblica Amministrazione al Sistema Fiscale, lo Statuto dei diritti del contribuente non può rimanere solo una enunciazione di principi, ma deve essere un fermo ed imprescindibile punto di riferimento per il Legislatore nell‘interesse e nel rispetto dei contribuenti, degli operatori del settore tributario e della certezza normativa di cui il Paese ha necessità“.
Riccardo Alemanno, presidente INT, considera questo passo fondamentale all’interno dei progetti di riforma di Governo e Parlamento, poiché i diritti dei contribuenti devono essere considerati imprescindibili e inderogabili.
Con tale provvedimento, ad esempio, molte delle complicazioni derivanti dalla retroattività delle norme tributarie sarebbero superate. Basterebbe derogare il divieto di retroattività, indicato ora nello Statuto del contribuente.
Ha dichiarato a proposito il presidente di INT: “Più volte da varie organizzazioni è stata presentata questa richiesta, ricordo che nel 2010 il Consiglio nazionale dottori commercialisti ed esperti contabili aveva perorato questa causa, con l’allora Presidente Claudio Siciliotti avevo avuto uno scambio epistolare sulla problematica in cui evidenziando che, al di là delle contrapposizioni, esistevano e ribadisco esistono tematiche su cui si possono, anzi si devono avere posizioni concordanti. Sono passati quattro anni e nulla è cambiato, ma oggi alla luce delle riforme annunciate, questo passaggio è fondamentale se veramente, come credo e spero, la politica vuole voltare pagina e le istituzioni di Governo e Parlamento hanno quale interesse primario il bene del Paese e dei cittadini-contribuenti. Mi auguro che questo nostro appello sia fatto proprio da altre organizzazioni di rappresentanza di professionisti, ma anche da quelle delle imprese e dei consumatori, nonché dai media, perché questa è una richiesta di equità e di giustizia di tutti e per tutti e nell’interesse dell’ intero Paese“.
Vera MORETTI